Reddito di Cittadinanza: requisiti per presentare la domanda.

Posted by admin on Febbraio 17, 2019
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A chi spetta il Reddito di Cittadinanza? 

Quando e come è possibile presentare la domanda?

Quali sono i requisiti per accedere al Reddito di Cittadinanza?

Ecco la Guida completa per chiarire ogni Tuo dubbio!

Cos’è il reddito di cittadinanza?

Il Reddito di Cittadinanza è un sussidio mensile riservato ai meno abbienti che entrerà in vigore dal mese di Aprile 2019.

L’importo medio del sussidio è pari ad Euro 780,00 a persona e sarà erogato su una tessera elettronica rilasciata dagli uffici di Poste Italiane.

Lo scopo del Reddito di Cittadinanza è quello di contrastare la povertà e la disuguaglianza, garantendo alle fasce più deboli della popolazione la possibilità di coprire le spese primarie necessarie.

Requisiti per il Reddito di Cittadinanza.

Per poter richiedere ed ottenere il Reddito di Cittadinanza è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti socio-economici.

Requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno:

– Il richiedente deve essere cittadino italiano maggiorenne o straniero in possesso del permesso di soggiorno e residente in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 anni continuativi.

Requisiti Economici.

Il nucleo familiare del soggetto richiedente il reddito di cittadinanza deve rispettare i parametri economici di seguito elencati:

– ISEE familiare al di sotto di Euro 9.360;

Patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, inferiore ad Euro 30,000;

Patrimonio mobiliare inferiore ad Euro 6.000 per i single, fino ad Euro 10.000 per i nuclei familiari più numerosi. Se in famiglia ci sono soggetti disabili il patrimonio mobiliare può aumentare fino a 5.000 euro in più per soggetto disabile presente;

Reddito familiare variabile da Euro 6.000 ad Euro 9.360 annui a seconda del numero di componenti il nucleo familiare e della residenza presso un’abitazione in affitto.

– Nessun componente del nucleo familiare deve possedere autoveicoli immatricolati nei 6 mesi antecedenti la richiesta, o autoveicoli con cilindrata al di sopra di 1.600 cc o motoveicoli di oltre 250 cc, immatricolati nei due anni precedenti, con l’esclusione dei veicoli acquistati tramite i benefici previsti dalla Legge 104/92 a vantaggio delle persone con disabilità.

– Nessun componente del nucleo deve possedere Navi ed imbarcazioni da diporto;

E’ bene ricordare che per ottenere il Reddito di Cittadinanza è necessario essere in possesso di tutti i requisiti socio-economici su elencati per tutto il periodo di fruizione del sussidio.

Reddito di Cittadinanza, NASPI e disoccupazione.

E’ possibile godere della NASPI (ex sussidio di Disoccupazione) unitamente al Reddito di Cittadinanza.

Si tratta, infatti, di due diverse prestazioni a sostegno del Reddito autonome e perfettamente compatibili tra loro.

Diverso discorso va fatto per quei nuclei familiari con al loro interno soggetti disoccupati a seguito di dimissioni volontarie presentate nei 12 mesi antecedenti la domanda di Reddito di Cittadinanza.

Nessun limite, invece, è previsto per coloro i quali hanno presentato dimissioni per giusta causa, essendo queste, di fatto, equiparate ad un vero e proprio licenziamento che dà diritto anche alla possibilità di fruire della NASPI.

Quando e come presentare la domanda per il Reddito di Cittadinanza.

La domanda per il Reddito di Cittadinanza va presentata a partire dal 6 Marzo 2019 tramite uno dei seguenti canali:

– Recandosi presso CAF e PATRONATI convenzionati che forniranno tutta l’assistenza necessaria per la preparazione della domanda e della relativa modulistica;

– Presso gli Uffici di Poste Italiane compilando autonomamente il modulo di domanda e certificazione dei redditi, soltanto dopo il quinto giorno di ogni mese;

– Online tramite il sito internet ufficiale www.redditodicittadinanza.gov.it autenticandosi con il sistema di identità elettronica digitale Spid e seguendo passo passo le istruzioni per la presentazione della domanda di Reddito di Cittadinanza.

Qual è l’importo del Reddito di Cittadinanza?

Il beneficio economico previsto a titolo di Reddito di Cittadinanza è sostanzialmente composto di due parti:

– un’integrazione del reddito familiare fino all’importo di Euro 6.000;

– un integrazione, solo per chi vive in affitto, fino ad un massimo di Euro 3.360 calcolati sulla base del canone di locazione annuo. Per i titolari di prima casa con mutuo bancario da pagare, l’integrazione massima può, invece, arrivare ad un massimo di Euro 1.800.

Ad ogni modo, il totale massimo del Beneficio Economico previsto a titolo di Reddito di Cittadinanza non può mai superare l’importo di Euro 9.360 annui (pari ad Euro 780 al mese).

Durata e modalità di erogazione del Reddito di Cittadinanza.

Il sussidio economico sarà erogato il giorno 27 del mese successivo a quello di presentazione della domanda sulla c.d. “Carta Reddito di Cittadinanza”, una carta di pagamento elettronica che verrà emessa da Poste Italiane e consentirà spese esclusivamente per l’acquisto di beni primari e prelievo di contanti non oltre l’importo di Euro 100 mensili.

Attenzione, l’importo erogato a titolo di Reddito di Cittadinanza deve essere speso entro il mese successivo a quello di erogazione, pena la sottrazione dalla mensilità successiva di una quota pari al 20% del sussidio.

Quanto alla durata la Legge parla di 18 mesi + 18 mesi, per un massimo di tre anni complessivi.

Perdita del beneficio.

Per ricevere il Reddito di Cittadinanza è necessario che tutti i componenti del nucleo familiare effettuino la c.d. DID (Dichiarazione immediata di Disponibilità al lavoro) presso il competente Centro Per L’impiego e sottoscrivano il c.d. “Patto per l’inclusione sociale” partecipando a tutte le iniziative previste per la sua formazione e riqualificazione.

Qualora il beneficiario del Reddito di Cittadinanza o altro componente del suo nucleo familiare non rispettino rigorosamente i dettami previsti per la formazione e riqualificazione lavorativa, o rifiutino per tre volte consecutive delle offerte di lavoro proposte dal Centro per L’impiego, è prevista la DECADENZA DAL BENEFICIO DEL REDDITO DI CITTADINANZA con effetto immediato.

Molto pesanti sono le sanzioni previste per chi presenti documenti o dichiarazioni false al fine di ottenere il Reddito di Cittadinanza, ad esempio per coloro i quali lavorino “in nero” e percepiscano contemporaneamente il sussidio.

La legge punisce tali condotte con la reclusione in carcere da due a sei anni.

Il Caf Portici è a tua disposizione per qualunque chiarimento e per la presentazione della domanda per ottenere il Reddito di Cittadinanza.

Rivolgiti ai nostri uffici, fissando un appuntamento in sede al numero 0810493630 o compilando il form online che trovi alla fine di questa pagina, il nostro personale ti fornirà rapidamente tutta l’assistenza di cui hai bisogno,

Ti Aspettiamo in sede,

     Caf Portici – Servizi di Patronato

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     Assistenza Legale Civile, Penale, Lavoro e Previdenza.

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Rottamazione cartelle ex Equitalia: quando conviene la definizione agevolata?

Posted by Ferdinando D'Ambrosio on Aprile 10, 2019
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Con il Decreto Leggo n. 119/2018, il Governo Lega-Movimento 5 Stelle ha introdotto la “Definizione Agevolata 2018” per le pendenze debitorie con l’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia) relative al periodo che va dal 1 Gennaio 2000 al 31 Dicembre 2017.

La così detta Rottamazione TER consente entro il 30 Aprile 2019 di fare domanda per la definizione agevolata dei debiti iscritti a ruolo, pagando soltanto l’imposta dovuta al netto degli interessi di mora e delle sanzioni.

L’importo dovuto a seguito della richiesta di rottamazione è, quindi, pari all’imposta + l’aggio del concessionario delle riscossione + le spese esecutive e di notifica della procedura.

Si tratta, dunque, di un’ottima possibilità per coloro i quali vogliono regolarizzare la propria posizione col fisco, evitando azioni esecutive da parte del concessionario della riscossione, quali pignoramenti presso terzi, pignoramenti immobiliari, fermi amministrativi sui veicoli ecc.

Come detto, la domanda deve essere presentata entro il 30 Aprile 2019, salvo proroghe dell’ultima ora che potrebbero spostare il termine quanto meno al 31 Luglio 2019.

Con la domanda di definizione agevolata, il contribuente può scegliere se pagare le somme dovute in unica soluzione o chiedere il beneficio di una rateizzazione fino ad un massimo di 18 rate in 5 anni, di cui 2 rate da pagare nel corso del 2019 e le restanti 16 in 4 rate di pari importo con scadenza trimestrale.

Più precisamente, le due scadenze da ricordare per il 2019, sono fissate al 31 luglio ed al 30 novembre, mentre per il 2020 saranno fissate come segue:

28 febbraio;

31 maggio;

31 luglio;

30 novembre.

La rottamazione-ter, diversamente dalle precedenti definizioni agevolate, tollera lievi ritardi nei pagamenti fino a 5 giorni.

Cosa accade per chi ha già aderito alle prime due rottamazioni?

Chi in passato ha già fatto richiesta di rottamazione ed è decaduto dal beneficio per non esser riuscito ad onorare le scadenze previste, ha la possibilità di aderire alla rottamazione-ter regolarizzando la propria posizione, ricevendo un nuovo piano di rientro con rateizzazioni in un massimo di 10 rate da saldare in 5 anni.

Saldo e Stralcio dei debiti con la rottamazione-Ter.

La Legge normativa prevede anche il “Saldo e Stralcio” dei debiti iscritti a ruolo dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2017, relativi soltanto a contributi previdenziali o omessi versamenti dovuti in autoliquidazione, per i contribuenti con ISEE nucleo familiare inferiore ad Euro 20.000.

Con detto “Saldo e Stralcio” il contribuente può estinguere il debito con una riduzione ulteriore pari a:

16% con Isee fino a 8.500 euro;

20% con Isee da 8.500,01 a 12.500 euro;

35% con Isee da 12.500,01 a 20.000 euro.

In tal caso, con il saldo e stralcio, è possibile richiedere una rateizzazione in un massimo di 5 rate.

Stralcio dei debiti inferiori a 1.000 Euro.

Discorso diverso va fatto per le cartelle iscritte a ruolo nel periodo dal 1 Gennaio 2000 al 31 Dicembre 2010 recanti importi inferiori ad Euro 1.000 comprensivi di capitale, interessi e sanzioni.

Tali debiti saranno tutti annullati automaticamente dall’Agenzia delle Entrate Riscossione senza che il contribuente presenti alcuna richiesta, il tutto nell’ottica della cosidetta “Pace Fiscale” che il Governo vuole porre in essere.

Quando conviene Rottamare?

Siamo proprio sicuri che aderire alla rottamazione-ter sia sempre conveniente?

La definizione agevolata 2018 rappresenta sicuramente una grande opportunità per tutti coloro i quali vogliono mettersi in regola con il fisco.

E’ sempre bene, però, prima di procedere alla domanda per la rottamazione valutare quali sono le cartelle per le quali si effettua la richiesta di definizione agevolata.

E’ importante sapere, infatti, che il contribuente può scegliere quali cartelle includere nella richiesta di rottamazione e quali no.

Ciò risulta importantissimo al fine di evitare il pagamento di crediti prescritti o non dovuti poiché mai notificati, e dunque, per andare a tagliare somme molto importanti dalla posizione debitoria.

Un approccio corretto, a parer nostro, prevedere l’analisi della posizione debitoria del contribuente previa richiesta di Estratto di Ruolo presso l’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia).

Presso i nostri uffici potrai GRATUITAMENTE richiedere un Estratto di Ruolo aggiornato all’Agenzia Delle Entrate e valutare con il supporto dei nostri legali la possibilità di richiedere lo sgravio dei crediti prescritti e la rottamazione delle sole somme effettivamente dovute, con notevole risparmio per le Tue tasche.

Il Caf Portici è a Tua disposizione per qualunque chiarimento e per la richiesta gratuita di Estratto di Ruolo, per la valutazione dei debiti pendenti e la presentazione della domanda di Rottamazione delle Cartelle.

Rivolgiti ai nostri uffici, fissando un appuntamento in sede al numero 0810493630 o compilando il form online che trovi alla fine di questa pagina, il nostro personale ti fornirà rapidamente tutta l’assistenza di cui hai bisogno,

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Quota 100 pensionati: requisiti e guida per presentare la domanda.

Posted by admin on Febbraio 23, 2019
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Domanda Quota 100, requisiti contributivi ed anagrafici. Finestre di uscita dipendenti privati, pubblici ed insegnanti: facciamo chiarezza. 

Con il Decreto Legge n. 4 del 2019, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 28 Gennaio 2019, è possibile andare in pensione anticipatamente al raggiungimento della c.d. “Quota 100” ovvero con un mix di 62 anni di età e 38 anni di contributi versati.

Il Decreto Legge è già in vigore ed è possibile presentare la domanda di pensione beneficiando della “Quota 100” già dal 28 Gennaio 2019, fermo restando che il Decreto Quota 100 è oggi al vaglio del Parlamento per la conversione definitiva in Legge nel termine di 60 giorni ed è, pertanto, suscettibile di ulteriori modifiche.

Requisiti per “Quota 100”.

Per poter presentare validamente la domanda di pensionamento anticipato con “Quota 100” è necessario aver maturato entro il 31 Dicembre 2021 i seguenti requisiti:

– 62 anni di età

– 38 anni di contributi

Il requisito anagrafico e quello contributivo devono essere posseduti entrambi alla data di presentazione della domanda.

Chi matura i requisiti entro il 31 dicembre 2021 cristallizza il suo diritto ad andare in pensione beneficiando di “Quota 100” e la possibilità presentare la domanda di pensione anche in un momento successivo.

Per la maturazione del requisito contributivo sono validi i contributi a qualsiasi titolo accreditati all’assicurato: contributi obbligatori, contributi volontari, contributi da riscatto e contributi figurativi.

Contributi anche di diversa natura possono tranquillamente essere cumulati tra loro per il raggiungimento della quota contributiva.

Diversamente, i periodi di disoccupazione e malattia fruiti dai lavoratori privati non concorrono al calcolo del requisito contributivo per quota 100.

Restano, altresì, esclusi dalla “Quota 100” i dipendenti di Forza Armate, Forze dell’Ordine e VV.FF. che possono continuare a godere della più favorevole normativa prevista dal D. Lgs. N. 165 del 1997.

Limiti al cumulo Reddito – Pensione.

Quanto alla compatibilità tra Reddito e Pensione, la Legge prevede il divieto di cumulo tra Reddito da Lavoro e Pensione, con l’unica eccezione per redditi da lavoro autonomo di natura occasionale entro un limite annuo di non oltre 5.000 Euro lordi.

Trattasi di un vero e proprio divieto di legge previsto per agevolare il ricambio generazionale all’interno del mondo del lavoro e favorire quella che, a detta dell’attuale Governo, dovrebbe rappresentare insieme al Reddito di Cittadinanza una vera e propria rivoluzione nel mercato del lavoro italiano.

Le finestre mobili per quota 100.

Viene reintrodotto un sistema di finestre mobili per l’uscita dal mondo del lavoro dei neo-pensionati.

Le finestre di uscita con “quota 100” cambiano a seconda della tipologia di lavoratore:

– Per i lavoratori del settore privato sono previste finestre di uscita ogni 3 mesi a partire dal 1 aprile 2019 in poi.

– Per i lavoratori del settore pubblico, invece, sono previste finestre di uscita ogni 6 mesi a partire dal 1 agosto 2019 in poi.

– Infine, quanto al comparto scuola, la quota 100 insegnanti prevede finestre di uscita a partire dal 1 Settembre 2019 previa presentazione della relativa domanda di pensione quota 100 entro il 28 Febbraio 2019.

Riassumendo, la domanda di pensione quota 100 va presentata almeno 3 mesi prima della collocazione a riposo per i dipendenti del settore privato e almeno 6 mesi per i dipendenti del settore pubblico e del comparto scuola / insegnanti.

Quando e come presentare la domanda di Pensione con Quota 100.

La domanda di pensione anticipata con Quota 100 va presentata, al raggiungimento dei requisiti contributivi ed anagrafici, tramite uno dei seguenti canali:

– Recandosi presso CAF e PATRONATI convenzionati che forniranno tutta l’assistenza necessaria per la preparazione della domanda e della relativa modulistica;

– Online tramite il sito internet www.inps.it autenticandosi con il sistema di identità elettronica digitale Spid e seguendo le istruzioni per la presentazione della domanda di pensione Quota 100 ivi riportate.

 

Il Caf Portici è a Tua disposizione per qualunque chiarimento e per la presentazione della domanda di pensione quota 100.

Rivolgiti ai nostri uffici, fissando un appuntamento in sede al numero 0810493630 o compilando il form online che trovi alla fine di questa pagina, il nostro personale ti fornirà rapidamente tutta l’assistenza di cui hai bisogno,

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Rottamazione cartelle Equitalia: conviene davvero?

Posted by Ferdinando D'Ambrosio on Aprile 06, 2017
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Equitalia e Rottamazione delle cartelle.

Dal 1 Luglio 2017, come noto, Equitalia diventerà un Ente Pubblico sotto la direzione dell’Agenzia delle Entrate. Diversamente da quanto propagandato dai nostri politici, dunque, Equitalia non sarà abolita, si trasformerà e prenderà il nome di “Agenzia delle Entrate – Riscossione”.

Il D.L. 193/2016, contestualmente alla trasformazione di Equitalia, prevede diverse agevolazioni per i contribuenti italiani che vogliono mettersi in regola con il fisco.

Su tutte la possibilità di procedere alla Rottamazione delle cartelle di pagamento Equitalia entro il termine di scadenza del 21 Aprile 2017. Continue reading “Rottamazione cartelle Equitalia: conviene davvero?” »

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Modello 730/2017: scadenze e novità.

Posted by Ferdinando D'Ambrosio on Marzo 20, 2017
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Come ormai di consuetudine, dal prossimo 15 Aprile sarà possibile scaricare il modello 730 Precompilato sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Per poter scaricare il modello 730 precompilato Continue reading “Modello 730/2017: scadenze e novità.” »

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