
Il Trattamento di fine rapporto (TFR), è un elemento della retribuzione il cui pagamento viene differito al momento della cessazione del rapporto (art. 2120 c.c.)
Mese dopo mese, il datore di lavoro è tenuto ad accantonare una quota pari alla retribuzione mensile globale percepita dal lavoratore divisa per 13,5 e rivalutata periodicamente secondo gli indici ISTAT.
La somma di tali accantonamenti deve essere corrisposta al lavoratore in ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro, salvo che il lavoratore stesso abbia deciso di destinare il suo TFR alla previdenza complementare.
CASI DI ANTICIPAZIONE DEL TFR.
In casi eccezionali, la Legge consente al lavoratore che abbia già maturato almeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro, di chiedere, per una sola volta nel corso del rapporto, l’anticipazione del TFR nei limiti del 70% dell’importo già maturato.
In particolare, tale richiesta deve essere specificamente motivata da:
– eventuali spese sanitarie per terapie ed interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche;
– acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli, documentato con atto notarile;
– eventuali spese da sostenere nel corso di congedi parentali o di formazione del lavoratore.
In tutti gli altri casi, il trattamento di fine rapporto deve essere corrisposto sempre al termine del rapporto lavorativo, di regola entro 30 giorni dalla cessazione.
COSA FARE SE IL DATORE DI LAVORO NON PAGA IL TFR.
Qualora il datore di lavoro non paghi al lavoratore quanto dovuto, questi ha diritto a ricorrere in giudizio per far valere le proprie ragioni.
Le strade percorribili, in tal caso, sono due:
– se il lavoratore è in possesso di documentazione rilasciata dall’azienda dalla quale risulti l’effettivo ammontare della liquidazione dovuta (buste paga, CUD, ecc.), potrà proporre un ricorso per Decreto Ingiuntivo ex art. 633 cpc;
– se, invece, il lavoratore non è in possesso di tale documentazione probatoria o ha ulteriori richieste da far valere in giudizio, come ad esempio retribuzioni non corrisposte, straordinari non pagati, ferie godute in misura inferiore a 26 giorni annui e così via, potrà adire il Giudice del Lavoro comptetente con ricorso formulato ai sensi dell’art. 414 cpc per ottenere una Sentenza di Condanna nei confronti del suo ormai ex datore di lavoro.
Una volta terminato il procedimento giudiziario ed ottenuto un titolo esecutivo nei confronti dell’azienda, il lavoratore dovrà attivarsi per mettere in esecuzione il titolo esecutivo e monetizzare concretamente la vicenda.
Nel caso in cui, il tentativo di esecuzione non vada a buon fine, il lavoratore riuscirà comunque ad ottenere il pagamento del TFR dal Fondo di Garanzia dell’INPS.
IL FONDO DI GARANZIA DELL’INPS.
Il “Fondo di Garanzia per il Trattamento di Fine rapporto”, istituito con Legge 297/82, interviene in tutti i casi di insolvenza del datore di lavoro e consente al lavoratore di recuperare quanto meno le ultime tre mensilità non corrisposte e l’intero importo del TFR.
Come è dato capire dal nome stesso, il Fondo istituito presso l’INPS è un fondo di garanzia.
In quanto tale, interviene soltanto nei casi in cui il lavoratore dia prova di aver tentato senza esito il recupero del suo credito nei confronti dell’azienda.
Più precisamente, in base all’art. 2 della Legge 297/82 è possibile richiedere con successo l’erogazione del TFR al Fondo di Garanzia nei seguenti casi:
1) fallimento, amministrazione straordinaria o liquidazione coatta amministrativa, dopo 15 giorni all’ammissione allo stato passivo reso esecutivo;
2) concordato preventivo, dal giorno successivo alla pubblicazione del decreto di omologazione;
3) esecuzione forzata individuale non andata a buon fine (ipotesi percorribile ogni qual volta non sia possibile proporre istanza di fallimento).
In quest’ultimo caso, il lavoratore, oltre a tentare infruttuosamente l’esecuzione ottenendo un verbale di pignoramento negativo, dovrà dimostrare che risultino circostanza che dimostrino l’esistenza di altri beni aggredibili con nuova azione esecutiva e ciò tramite apposita visura rilasciata dalla conservatoria dei registri immobiliari del luogo di residenza del datore.
Il diritto al pagamento del TFR si prescrive in 5 anni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro.
Il Fondo di Garanzia liquida le somme comprensive di interessi legali e rivalutazione entro 60 giorni dalla richiesta del lavoratore.
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
Caf Portici – Servizi di Patronato
Assistenza Legale Civile, Penale, Lavoro e Previdenza.
Buonasera, e se l’azienda non è in fallimento, non è in liquidazione, ma non può e non potrà liquidare il TFR, cosa si puo’ fare?! Esiste qualche soluzione bonaria tra il datore di lavoro e il dipendente licenziato che quest’ultimo possa chiedere pagamento dall’Inps senza passare al tribunale?!
Grazie anticipate per il Vs. cortese riscontro.
Natalja Grisagina
Buonasera sig.ra,
purtroppo se il datore di lavoro non vuole o non può pagare il TFR, l’unica strada da percorrere è il ricorso al Giudice del Lavoro competente.
Il fondo di garanzia dell’Inps interviene solo in ultima istanza e cioè, dopo aver vinto la causa in Tribunale ed aver tentato infruttuosamente di riscuotere dal datore di lavoro il TFR riconosciuto in Sentenza.
Se necessita di ulteriori chiarimenti, non esiti a contattarci.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Assistenza Legale Civile, Penale, Lavoro e Previdenza.
Buongiorno avvocato a me invece inps mi ha riconosciuto solo il tfr e possibile o è solo un acconto attendendo dopo le ultime 2 o 3 mensilità grazie
Buongiorno a Lei,
solitamente l’Inps in merito alla richiesta di intervento del Fondo di Garanzia per il pagamento del TFR e delle ultime tre mensilità, risponde con due distinti provvedimenti.
Uno riguardante il TFR ed un altro riguardante i c.d. Crediti da Lavoro.
Sulla lettera INPS contenente il provvedimento di accoglimento/diniego, in alto a destra, troverà la dicitura TFR o CL – crediti lavoro – a seconda dei casi.
Chiaramente, per essere più precisi bisognerebbe verificare la domanda da Lei presentata con i relativi allegati ed il contenuto della risposta fornita dall’INPS alla Sua richiesta.
Se necessita ulteriori chiarimenti non esiti a contattarci o a fissare un appuntamento in Studio per valutare meglio la Sua posizione.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Assistenza Legale Civile, Penale, Lavoro e Previdenza
Salve, io ho il processo verbale di accordo conciliativo, nel quale la società (prima dell’inizio di una procedura fallimentare) riconosce il credito di un dipendente. Successivamente la società è fallita, ed ha quindi smesso di pagare quanto pattuito nell’accordo. Posso usare l’accordo conciliativo per fare domanda al fondo di garanzia inps, o bisogna comunque insinuarsi nel passivo della società?
Saluti
Buonasera,
purtroppo per poter richiedere il pagamento del TFR e delle ultime tre mensilità al fondo di garanzia Inps, deve prima insinuarsi nel passivo fallimentare.
Soltanto 15 giorni dopo l’ammissione allo stato passivo reso esecutivo, potrà eventualmente adire il Fondo di Garanzia dell’Inps.
L’accordo da Lei sottoscritto non deve necessariamente essere posto alla base della domanda di insinuazione al passivo.
Infatti, qualora la transazione fosse stata sottoscritta “salvo buon fine del pagamento”, la Sua domanda di insinuazione non sarebbe vincolata agli importi indicati nel verbale transattivo e potrebbe avere convenienza ad effettuare un ricalcolo delle somme dovute.
Se necessita di ulteriori chiarimenti, non esiti a contattarci.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
Caf Portici – Servizi di Patronato
Assistenza Legale Civile, Penale, Lavoro e Previdenza.
Buongiorno Avvocato, ho cessato il rapporto lavorativo con l’azienda, dopo un periodo di cassa integrazione, nel giugno 2011 e non ho mai percepito il TFR. Sono ancora in tempo ad avviare la pratica per accedere al fondo dell’INPS?
Grazi in anticipo per la risposta.
Buonasera Signora,
da quel che scrive, direi che ha tempo fino a giugno 2016 per avviare la pratica di recupero del TFR non corrisposto.
Ad ogni modo, sarebbe opportuno fissare un appuntamento per valutare, documentazione alla mano, la proponibilità dell’azione.
Se lo desidera, può passare giovedì pomeriggio in sede o contattarci telefonicamente per concordare un incontro in data ed orario a Lei più graditi.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Assistenza Legale Civile, Penale, Lavoro e Previdenza.
Buongiorno Avvocato, ho cessato il rapporto di lavoro con l azienda il 20 ottobre 2010 il mio datore di lavoro in questi Anni mi ha dato acconti del Tfr ma ancora non ha saldato quando tempo ho x recuperare il Tfr cosa devo fare protrebbe mandarmi la rispost nel mio indizzo email purché x caso ho trovato questa pagina e non so come fare ha trovare questa pagina di nuovo cordiali saluti signor Maria
Salve signora,
da quel che leggo, dovrebbe avere tempo sino al prossimo 20 ottobre per far recapitare al suo ex datore di lavoro una raccomandata a/r interruttiva della prescrizione.
Le consiglio di attivarsi immediatamente, onde evitare che il decorso del tempo possa danneggiarla irreparabilmente.
Non esiti a contattarci se ha bisogno di ulteriori delucidazioni.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Assistenza Legale Civile, Penale, Lavoro e Previdenza
Buongiorno avvocato, ho lavorato per la durata di 8 mesi presso una società dal 03/02/2014 al 03/10/2014 che è ora fallita (instanza di fallimento datata il 29/12/2015. Dovrei mandare domanda d’insinuazione al passivo al curatore. Per il TFR, visto che era maturato nel 2014, per il calcolo della rivalutazione monetaria, quale indice ISTAt dovrei prendere in considerqwione° auello del 2014 oppure del 2015
Buongiorno a Lei,
si limiti ad inviare domanda di insinuazione al passivo fallimentare chiedendo quanto le spetta oltre interessi e rivalutazione monetaria come per legge.
Il calcolo effettivo degli importi spettanti sarà fatto successivamente, quando l’Inps pagherà le somme dovute.
In questa fase deve limitarsi a proporre una domanda tempestiva di insinuazione al passivo con privilegio e richiesta di interessi e rivalutazione, evidenziando nella domanda stessa:
– crediti da lavoro da Lei maturati e non riscossi (Tfr, ratei, retribuzioni arretrate e spettanze di fine rapporto);
– documentazione contabile a supporto delle Sue richieste (buste paga, modelli CUD, ecc.)
Se necessita di ulteriori chiarimenti, non esiti a contattarci.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Assistenza Legale Civile, Penale, Lavoro e Previdenza.
Buonasera volevo sentire un consiglio o lavorato in negozio alimentari x 7 anni o dovuto licenziarmi x giusta causa x poi arrivare a un accordo con il datore a pagato x 4 mesi poi a smesso di pagare i miei diritti.Arrivando a un ingiunzione con visure ecc..essendo proprietaria d immobili riskio il tutto come mi muovo grazie.
Buonasera a Lei,
da quel che leggo, sicuramente può recuperare ulteriori somme non corrisposte, ma per poterLe rispondere adeguatamente avrei bisogno di ulteriori informazioni.
Per “accordo” intende una transazione ufficiale (siglata presso un sindacato o la direzione provinciale del lavoro) oppure un semplice accordo verbale?
Nel caso si tratti di una transazione scritta, cosa prevede, precisamente, questo accordo? Avrei necessità di leggerne il testo per poterLe fornire una risposta precisa.
Vista la complessità della situazione, Le consiglio di fissare un appuntamento a Studio per una valutazione gratuita della Sua posizione.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Assistenza Legale Civile, Penale, Lavoro e Previdenza
Buongiorno Avv.
chiedo un parere in merito alla mia situazione, ho presentato domanda al Fondo di garanzia per TFR e ultime tre mensilià,la società è fallita, il giudice delegato ha riconosciuto il mio credito,quindi ho allegato tutti i documenti. L’inps chiede un modulo aggiuntivo SR53 in quanto c’è stato comprovato rifiuto da parte del curatore alla compilazione del SR52, poi chiede l’istanza di ammissione al passivo, alla fine pare ,secondo quanto dettomi dalla responsabile del procedimento verbalmente, non saranno riconosciute le ultime tre mensilià.Mi chiedo può l’inps rifiutare di pagare le ultime tre mensilità nonostanza il giudice delegato abbia riconosciuto tale credito in sentenza.
Il mio avvocato non da certezza in materia.
Saluti
Buonasera a Lei,
tenga conto che l’Inps, oltre al pagamento del TFR, garantisce il pagamento dei crediti maturati nel corso degli ultimi tre mesi del rapporto di lavoro, purchè rientrino nei dodici mesi antecedenti la data di deposito in Tribunale del primo ricorso che ha originato la dichiarazione di fallimento.
Da quel che scrive, posso solo ipotizzare che il Suo caso ricada in questa particolare fattispecie.
Ovviamente, per comprendere al meglio la situazione bisognerebbe analizzare attentamente la documentazione in Suo possesso e chiedere al curatore di specificare i motivi del rifiuto alla compilazione del modello SR52.
Se necessita di ulteriori chiarimenti, non esiti a contattarci.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Buonasera Avvocato D’ Ambrosio, premesso che ho trovato molto interessante le info inserite in questa pagina web e soprattutto i suoi consigli per cui
Vorrei sapere il suo parere in merito alla mia situazione. Sono stato licenziato dall azienda in cui lavoravo che ha presentato richiesta di concordato per liquidazione, vanto nei confronti dell azienda circa 8 mensilità il TFR e ferie non godute. Vorrei sapere se si può accedere al Fondo garanzia ( ovviamente solo dopo la data di omologa del tribunale), cosa e’ opportuno fare e quando per salvaguardare il mio credito nella sua interezza ( dato che il fondo garanzia, qualora si possa applicare ,copre solo TFR e ultime tre mensilità).Nel ringraziarla anticipatamente cordialmente la saluto. Se Le e’ possibile mi invii la risposta anche alla mia mail, grazie.
Buonasera a Lei,
il Fondo dell’INPS Le garantisce soltanto il pagamento di TFR ed ultime 3 mensilità e può esser attivato dal giorno successivo alla pubblicazione del decreto di omologazione.
Purtroppo, per quanto attiene le restanti differenze retributive da Lei vantate nei confronti dell’azienda, deve necessariamente insinuarsi nella procedura concorsuale in essere ed attenderne gli sviluppi.
Se necessita di ulteriori delucidazioni, non esiti a contattarci.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Assistenza Legale Civile, Penale, Lavoro e Previdenza.
Buonasera Avvocato D’ Ambrosio, la ringrazio per aver condiviso queste preziossime informazioni.
La mia azienda è stata messa in liquidazione e vorrei recuperare parte del mio credito tramite il fondo di garanzia, ho alcune domande alle quali spero che possa rispondere:
1) è necessario rivolgersi ad un avvocato per fare la richiesta o posso rivolgermi ad un qualsiasi Patronato/CAF o andare direttamente ad uno sportello INPS ?
2) eventualmente l’avvocato dovrà recarsi in tribunale per seguire la pratica o la procedura è telematica? Il tribunale competente è quello della sede legale della società o quello della sede di lavoro?
La ringrazio e le porgo cordiali saluti.
Buonasera a Lei,
se all’esito della liquidazione non Le verrà corrisposto quanto spettante a titolo di TFR ed ulteriori differenze retributive, potrà attivare il fondo di Garanzia INPS per il pagamento del Trattamento di Fine Rapporto ed eventualmente delle ultime tre mensilità non corrisposte.
Prima però, dovrà necessariamente attivare tutta una serie di procedimenti giudiziari tramite il suo Avvocato di fiducia.
Tali procedure variano a seconda del tipo di credito da recuperare e del tipo di datore di lavoro insolvente.
Soltanto alla fine, dopo aver esaurito l’iter giudiziario, Lei si potrà rivolgere all’INPS per ottenere l’intervento del Fondo di Garanzia presentando domanda on-line con il suo pin dispositivo o tramite caf-patronato.
Se necessita di ulteriori delucidazioni, non esiti a contattarci.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Assistenza Legale Civile, Penale, Lavoro e Previdenza.
Buongiorno Avvocato, volevo cortesemente chiederLe: assunta a tempo determinato x sost. di maternità fino al 28 febbraio, poi prorogato fino al 31 marzo, come domanda della sostituita. In febbraio ho avuto problemi di cuore e ho presentato cert. di malattia.
L’ex datore di lavoro al 10 aprile mi comunica che il mio rapporto è finito il 28 febbraio e mi contesta alcuni errori fatti. Errori che se fossi stata all’interno avrei potuto verificare ed eventuali sanzioni Le avrebbe pagato lui. Si trattiene parte di febbraio, tutto marzo 13 14 e tfr. AVevo trovato un avvocato a patrocinio gratuito che mi dice di non portare la causa avanti al tribunale avendo capito che tipo è!!!! Non ho la possibilità di pagarmi un avvocato.
Ma i miei soldi come posso recuperarli.
Grazie
Roberta
Buonasera a Lei,
da quel che leggo, il comportamento tenuto dal suo ex datore di lavoro lede senza dubbio i suoi diritti.
Tenga conto che l’azienda, per muovere correttamente una qualsivoglia contestazione al lavoratore, deve avviare il c.d. procedimento disciplinare previsto dall’art. 7 della Legge 300/70 (Statuto dei Lavoratori).
Soltanto all’esito di detta complessa procedura, può eventualmente sanzionare il lavoratore che sia incappato in errori o condotte dannose per l’azienda, applicando una sanzione proporzionata alla violazione commessa dal lavoratore.
Insomma, in nessun caso il datore di lavoro può arbitrariamente trattenere retribuzioni a Lei spettanti a titolo di TFR, 13ma, 14ma o retribuzione ordinaria che sia.
Per quanto riguarda il gratuito patrocinio, dovremmo valutare insieme la sussistenza dei requisiti reddituali previsti dalla legge. Se rientra nei parametri di legge, il nostro Studio Legale potrà assisterLa a spese dello Stato.
Se necessita di ulteriori delucidazioni, non esiti a contattarci anche per fissare un appuntamento in sede,
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Assistenza Legale Civile, Penale, Lavoro e Previdenza.
Grazie mille Avvocato per la Sua risposta. E’ stato gentilissimo. La contatterò.
Roberta
Buon giorno avvocato… Le spiego la mia situazione.. Ho lavorato dal 2011 fino al 2013 presso un ristorante poi mi hanno licenziata x cessata attività.. La settimana scorsa ho scoperto che è fallita e non ho mai percepito il TFR nessuno neanche i sindacati non mi ha mai seguita.. Di come mi devo comportare.. Il fallimento è stato chiuso a maggio 2016.. Come posso recuperare il TFR? Non sono riuscita a fare pignoramenti tramite avvocati… Niente di niente..
Buonasera a Lei,
è necessario approfondire l’evoluzione della procedura fallimentare e capire se esistono ancora margini per insinuarsi, anche tardivamente, al passivo.
Le consiglio di attivarsi sin da subito, in queste situazioni il tempo è tiranno e potrebbe generare delle “decadenze” a suo svantaggio.
Se necessita di ulteriori delucidazioni, non esiti a contattarci anche per fissare un appuntamento in sede.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Assistenza Legale Civile, Penale, Lavoro e Previdenza.
Buon giorno avvocato… ecco la mia situazione.. Ho lavorato come socio lavoratore da giugno 2016 fino a giugno 2016 presso un ristorante di cui sono anche socio (srl) poi sono stato licenziato xche l amministratore ha messo in liquidazione la società.
Non percepisco nessun stipendio da gennaio 2016, cioè da 6 mesi. Come posso recuperare il TFR, 13a,14a e i miei stipendi?
la settimana prossima ci sarà l’ assemblea dei soci per la liqiidazione della società e la nomina del liquidatore.
Grazie
Maurizio
Buonasera a Lei sig. Maurizio,
come lavoratore dipendente di una SRL ha diritto a percepire quanto maturato in ragione del lavoro svolto a prescindere dalla sua qualifica di socio.
Può sempre richiedere, nel termine di prescrizione quinquennale, il pagamento delle differenze retributive maturate e non corrisposte a titolo di TFR, 13ma, 14ma e stipendi arretrati.
E’ suo diritto attivarsi anche subito per il recupero di tali somme.
Tenga conto che, in caso di insolvenza della società, potrà recuperare dal Fondo di Garanzia INPS quanto meno la liquidazione, ratei ed ultime tre mensilità retributive.
Le consiglio di seguire attentamente gli sviluppi della prossima assemblea dei soci ed, in seguito, valutare tempi e modi per intraprendere un’azione di recupero dei suoi crediti da lavoro.
Se necessita di ulteriori chiarimenti non esiti a contattarci per fissare un appuntamento in sede al fine di chiarire meglio la Sua posizione,
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
Caf Portici – Servizi di Patronato
Assistenza Legale Civile, Penale, Lavoro e Previdenza
Buongiorno Avvocato,
volevo chiederle un’informazione circa la mia situazione perchè non so come “muovermi”.
– Dipendente da un COMMERCIALISTA (quindi professionista, non soggetto a legge fallimentare) da
25 anni;
– Dimessa il 30.09.2015 e fatto un accordo scritto per pagamento del TFR + paga 09.2015 in n. 6 rate a partire dal 15.11.2015;
– Il datore di lavoro ha pagato le prime 4 rate più o meno alla scadenza (la QUARTA l’ha pagata con 3 mesi di ritardo il 12.05.2016);
– Mi deve pagare ancora n. 2 rate ad oggi (NB: il termine ultimo in teoria doveva essere il 15.04.2016);
– In data 27.10.2016 ho inviato una RACCOMANDATA con la richiesta del saldo entro il giorno 11.11.2016;
– Telefonicamente (il 07.11.2016) mi dice che entro Natale (a questo punto mi chiedo di quale anno), mi avrebbe saldato tutto;
– Ad oggi NON ho visto un Euro e so già che non pagherà nulla entro Natale 2016 (oggi è il 19.12.2016).
Come posso fare per recuperare i miei soldi senza appoggiarmi ad un Avvocato, visto che comunque non è soggetto a fallimento?
Si può fare qualche cosa tramite la Provincia Autonoma di Trento?
Grazie mille per l’attenzione e la pazienza…
Buonasera a Lei,
vista la situazione penso sia opportuno che Lei consulti un legale specializzato in diritto del lavoro.
Continuando con il “fai da te” metterebbe a rischio il credito da Lei legittimamente vantato.
In una situazione del genere, non posso che consigliarLe di fissare un appuntamento presso un Avvocato del Lavoro della Sua zona o rivolgersi ad un sindacato,
Cordiali Saluti
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
salve,lavorato da una ditta privata 2007 fine ottobre 2013 per tutto questo periodo non avuto mai la 13ma, 14,ma tfr posso fare recupero .grazie
Buonasera a Lei,
se la ditta è ancora in piedi, direi proprio di si.
Bisognerebbe approfondire meglio la questione e valutare il tipo di azione legale da imbastire, ma certamente Lei ha diritto a richiedere ed ottenere il pagamento di tutte le differenze a qualunque titolo maturate in corso di rapporto di lavoro.
Le consiglio di attivarsi in modo rapido e concreto, poichè i crediti da Lei vantati sono soggetti a prescrizione quinquennale ed il decorso del termine varia in base al numero di dipendenti occupati in azienda nel periodo lavorativo.
Più precisamente ed in estrema sintesi, se la ditta occupava al tempo meno di 15 dipendenti, la prescrizione di tutte le differenze retributive maturerà ad ottobre 2018.
Se, invece, l’azienda occupava più di 15 dipendenti, è già maturata in parte prescrizione e potrà richiedere il pagamento delle differenze sino a 5 anni prima della presentazione della domanda o altro atto interruttivo (ad es. raccomandata a/r di messa in mora).
Spero di essere stato chiaro, se necessità ulteriori chiarimenti non esiti a contattarci o a fissare un appuntamento a Studio per valutare meglio la Sua posizione.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
Caf Portici – Servizi di Patronato
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Salve avvocato
Ho inviato la documentazione necessaria per avere il tfr dall’INPS con pratica protocollata il 05/08/2016 ad oggi ancora devo essere pagato dall’INPS nonostante la pratica sia in corso di definizione, almeno e quanto dicono loro) ma possibile che ci voglia tutto questo tempo nonostante la circolare dica che il pagamento debba avvenire entro 60 giorni? Il 05/02/2017 saranno trascorsi 6 mesi volevo una sua opinione in merito e sicuramente avrà fatto delle pratiche simili.
Geazie
Buonasera,
purtroppo nella stragrande maggioranza dei casi, l’Inps non riesce a provvedere entro il termine di 60 giorni previsto dalla legge.
La durata del procedimento varia a seconda della sede Inps presso cui deve esser lavorata la richiesta di Tfr al Fondo di Garanzia. Ad esempio, la sede Inps di Napoli-Vomero (presso cui vegono lavorate le pratiche Tfr del Fondo di Garanzia Inps nella provincia di Napoli) impiega circa 5 mesi per evadere la domanda.
Le conviene fare personalmente un passaggio presso la sede che ha in lavorazione la Sua pratica per verificare lo stato della procedura e capire se sono necessarie integrazioni documentali.
Qualora abbia bisogno di ulteriori delucidazioni, non esiti a contattarci
Cordiali Saluti
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Buongiorno,
le espongo brevemente la situazione in cui ci siamo ritrovati sperando in un consiglio.
Mio marito lavorava nel negozio della ditta A, questa, posta in liquidazione, ha affittato il ramo d’azienda alla ditta B. Mio marito ha continuato a lavorare per la ditta B fino al 31 Dicembre, giorno in cui è scaduto l’affitto del ramo d’azienda. Ne ha ricevuto comunicazione solo il giorno stesso, comunicazione a cui è seguita una raccomandata. Il negozio è stato chiuso e lui è tornato in forza presso la ditta A che, essendo in liquidazione, non esercita più attività di impresa, quindi è stato licenziato senza preavviso. Dopo più di un mese siamo riusciti a contattare il liquidatore (nessuno voleva darci i suoi recapiti), e ad avere la busta paga. Da un paio di giorni sono scaduti i termini per i pagamenti ma il liquidatore dice che non ci sono soldi per pagare a mio marito quanto dovuto, e che dobbiamo attendere. Sostiene che rivolgendoci ad un avvocato i tempi sarebbero biblici, quindi tantovale starcene buoni e sperare che arrivi liquidità. Tutti gli altri dipendenti, licenziati più di un anno fa, sono stati pagati. Mio marito era rimasto il solo poiché “affittato” dalla ditta B insieme al ramo d’azienda. Non sappiamo cosa sia meglio fare, ma essendo stato licenziato in tronco, senza preavviso ed essendo una famiglia monoreddito abbiamo urgenza di recuperare almeno la somma corrispondente a ferie, permessi, quattordicesima etc,etc, per poter tirare avanti. Spero in un suo consiglio. Grazie.
Ps: del liquidatore sappiamo solo nome e numero di telefono, nessun indirizzo a cui mandare comunicazioni.
Buonasera a Lei,
come prima cosa, se non l’ha già fatto, deve presentare domanda di disoccupazione/Naspi entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro presso un Caf-Patronato abilitato, così da poter avere in breve tempo un’indennità mensile utile quanto meno a tamponare la situazione emergenziale creatasi.
In secondo luogo, per quanto riguarda il recupero di TFR e spettanze di fine rapporto maturate e non corrisposte, Le consiglio di attivarsi quanto prima per vie legali, prima con una diffida stragiudiziale e successivamente con un ricorso per decreto ingiuntivo.
A mio modesto parere, in situazioni del genere, restare in attesa certamente non velocizza le cose.
E’ opportuno, anzi, mettere sotto pressione l’azienda così da diventare una priorità da risolvere nel procedimento di liquidazione.
Se necessita ulteriori chiarimenti non esiti a contattarci o a fissare un appuntamento in Studio per valutare meglio la Sua posizione.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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salve vorrei un consiglio .
in data 16 ottobre 2016 l azienda dove lavoravo ci ha licenziato tutti con un accordo tra le parti .
l ‘ azienda da un anno circa ha fatto domanda di concordato doveva esserci l ‘ udienza ma gli hanno dato 60 giorni di proroga .
ci deve tutto il tfr e 2 mesi e mezzo di stipendi piu meta’ del incentivo a lesodo che non ha pagato .
essendo in concordato non ha rispettato i patti .
cmq noi abbiamo chiesto le dichiatazioni d incapienza per il fondo di tesoreria ma non hanno potuto pagare il consulente che ci fa le buste .
volevo sapere se entro questi 2 mesi non faranno niente..
i cud e altro . chi li dara’ ?
cmq il commissario disse che la meta’ del incentivo potevamo metterlo nelle pec insieme alla parte aziendale .
se lei puo rispondere in merito
mi faccia sapere .
cordiali saluti
Buonasera,
purtroppo nel suo caso, essendo già stata avviata una procedura di concordato preventivo, deve attendere per conoscerne l’esito.
Per quanto attiene CUD ed altra documentazione contabile, faccia pressione affinchè Le venga rilasciata quanto prima per essere in regola con i vari gli adempimenti fiscali.
Se necessita ulteriori chiarimenti non esiti a contattarci
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Buonasera,
Ho difficoltà a compilare il modello SR52 che deve essere inviato all’INPS per recuperare il fondo di garanzia del TFR e dei crediti di lavoro. In realtà dev’essere curatore che deve compilare questo documento ma non vuole farlo e mi chiede di compilarlo io. Però non riesco di compilare correttamente.
Posso chiedere una consulenza a CAF per la compilazione? Sono già forniti dal avvocato i documenti necessari (lo stato passivo creditori e istanza per la ammissione al passivo fallimentare.)
Grazie mille.
Buonasera a Lei,
è onere del curatore fallimentare compilare la dichiarazione SR52 da allegare alla domanda di intervento del Fondo di Garanzia INPS per il recupero del TFR e delle ultime tre mensilità.
Solleciti per il rilascio della dichiarazione e fornisca al curatore tutte le informazioni integrative necessarie alla compilazione.
In estrema ipotesi, chieda al curatore di redigere il c.d. “Comprovato Rifiuto” alla compilazione del modello SR52 e lo alleghi ad autocertificazione modello SR54 che può Lei stesso compilare scaricandola dal sito http://www.inps.it o tramite l’ausilio di Caf-Patronato abilitati.
Il Fondo di Garanzia INPS è tenuto a pagare Tfr ed ultime tre mensilità in entrambi i casi, previa domanda online e consegna in originale di tutta la documentazione necessaria.
Se necessita ulteriori chiarimenti non esiti a contattarci o a fissare un appuntamento in Studio per valutare meglio la Sua posizione.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
Caf Portici – Servizi di Patronato
Assistenza Legale Civile, Penale, Lavoro e Previdenza
Gentilissimo Avvocato buonasera,
l’azienda presso cui lavoravo è andata in concordato preventivo in continuità a gennaio 2016. Io ho cessato di lavorare presso l’azienda in questione nel settembre 2016. Il concordato è stato convalidato dal tribunale a dicembre 2016. Ora l’azienda avrebbe 12 mesi per liquidarlo. Vista la complessità non vorrei fare il recupero tramite l’INPS.
Devo effettuare qualche richiesta all’azienda?
Nel caso non riceva comunicazioni entro il 31/12/2017, come devo comportarmi?
In attesa di gentile riscontro, saluto cordialmente
Luca
Buongiorno a Lei,
se il concordato preventivo è già stato omologato e nessuno ha fatto opposizione al decreto di omologazione, Lei può già attivarsi per adire il Fondo di Garanzia Inps per il recupero del Suo TFR e delle eventuali ultime 3 mensilità non corrisposte.
Anzi, visti i tempi della procedura, Le consiglio di attivarsi rapidamente presentando prima domanda telematica attraverso i canali web dell’Inps e successivamente la documentazione cartacea in originale a supporto della Sua domanda: modello SR52 sottoscritto dal commissario della procedura concorsuale, documento di identità, decreto di omologazione del concordato preventivo in copia autentica e certificato di non opposizione al decreto rilasciato dalla cancelleria fallimentare del Tribunale competente.
Se necessita ulteriori chiarimenti non esiti a contattarci o a fissare un appuntamento in Studio per valutare meglio la Sua posizione.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Gentile avvocato D’Ambrosio,
nel caso in cui una persona, in pensione da molto tempo (quasi 20 anni), volesse richiedere il TFR (mai riscosso) al suo ex datore di lavoro, è possibile fare qualcosa? Vi è la possibilità di verificare l’ammontare di tale TFR e, se si, come bisogna procedere? Oppure è passato troppo tempo?
La ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti
Salve,
la prescrizione per quanto riguarda il TFR è quinquennale e decorre dalla data di cessazione del rapporto di lavoro.
Siamo abbondantemente oltre il termine di prescrizione, per cui penso proprio non si possa far nulla, salvo il caso in cui nel corso degli anni siano stati inviati atti interruttivi della prescrizione, come lettere di messa in mora, tentativi di conciliazione, ricorsi giudiziali.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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salve vorrei sapere se l’INPS pagato pratiche a Settembre 2016
Fondo di garanzia del TFR e di crediti da lavoro
Salve,
che io sappia le pratiche di settembre sono state lavorate a marzo scorso, Le consiglio di fare un passaggio alla sede INPS del Vomero per avere maggiori informazioni sulla Sua pratica.
Cordiali Saluti
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Buongiorno Avvocato,
L azienda per la quale lavoro è prossima a un concordato preventivo ( dovrebbe essere depositato in questi giorni) , ci é stato anche comunicato che a breve partirà un processo di licenziamento collettivo.
Se mi dimettessi potrei accedere al fondo di garanzia?( sembra non ci siano i soldi per ultimo stipendio e tfr)
Per L accesso al fondo Avrei delle tutele inferiori rispetto al rimanere in azienda fino al decorso del licenziamento collettivo
Grazie
Buongiorno a Lei,
qualora non abbia alternative di lavoro concrete, Le potrebbe convenire attendere gli sviluppi della procedura di concordato preventivo e della connessa procedura di licenziamento collettivo.
Tenga conto che, in caso di dimissioni, avrebbe certamente diritto a richiedere il TFR e le ultime 3 mensilità non corrisposte al Fondo di Garanzia Inps, ma potrebbe farlo soltanto dal giorno successivo alla pubblicazione del decreto di omologazione del concordato preventivo oppure, nel caso in cui fallisca il tentativo di concordato preventivo e si apra una procedura di fallimento vera e propria, dopo 15 giorni dall’ammissione allo stato passivo del fallimento reso esecutivo.
Nell’attesa, qualora decida di optare per le dimissioni per giusta causa, potrebbe richiedere all’INPS il pagamento dell’indennità di disoccupazione (c.d. NASPI) presentando apposita domanda presso un caf-patronato abilitato entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.
Per ulteriori informazioni sul tema Le consiglio di leggere questo articolo DIMISSIONI PER GIUSTA CAUSA E NASPI
Non esiti a contattarci qualora abbia bisogno di ulteriori delucidazioni,
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Salve, io dovrei recuperare le mie ultime tre mensilità (giugno,luglio,agosto 2016) e TFR in quanto l’azienda dove lavoravo mi ha licenziato, in seguito ad un incendio, per cessata attività nel febbraio 2017. Devo però iniziare ancora tutta la prassi da zero, nell’eventualità sarei ancora in tempo per poter richiedere un possibile intervento del fondo di garanzia sia per le mensilità che per il TFR?
Grazie
Buongiorno a Lei,
certo è ancora in tempo per richiedere l’intervento del Fondo di Garanzia INPS sia per il TFR che per le ultime tre mensilità.
Vista la durata variabile del procedimento di recupero, Le consiglio di attivarsi il prima possibile per vie legali.
Nel Suo caso, infatti, non mi pare possa esserci alcuna strada alternativa alla richiesta al Fondo di Garanzia INPS.
Non esiti a contattarci qualora abbia bisogno di ulteriori delucidazioni o a fissare un appuntamento a Studio per chiarire la Sua posizione,
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Buonasera avvocato.
Ho lavorato per 7 mesi come barista da settembre a aprile del 2017. Nonostante io abbia chiesto sempre il contratto di lavoro mi è stato dato il fine marzo perché ha avuto un controllo del ispettorato del lavoro. Ho visto che mi aveva messo in regola per 20 ore settimanali e il contratto partiva da ottobre del 2016. Le ore che facevo superano di tanto le 20 anche perché ero tutti giorni li inclusi sabati e domeniche. Ho chiesto allora i soldi per i straordinari fatti perché percepivo sempre non più di 600 euro mensili e la differenza di contributi. Abbiamo litigato forte tant’è che le ultime 2 settimane del contratto sono stata in malattia. Il contratto è scaduto il 26 di aprile. Non ho visto nessun euro e ho fatto la denuncia al ispettorato del lavoro. Lei si è incazzata e adesso non mi paga più ne malattia, ne retribuzione del mese, ne tfr tredicesima quattordicesima , insomma nulla. Io ho da recuperare le ore straordinarie è l’ultima busta paga in più assegni famigliari per la figlia che non mi ha mai dato, in più non percepisco neanche la disoccupazione perché lei ha pagato solamente 9 settimane di contributi. Oggi sono andata a cercarla e ho sentito che il bar l’ha chiuso e forse è in liquidazione o fallimento, ma io ci credo poco. Come devo procedere??? Ho veramente bisogno di aiuto, non so cosa fare per prima! Grazie mille!
Buonasera a Lei,
purtroppo, la situazione descritta non è molto diversa da tante altre che mi capita di affrontare in difesa dei lavoratori.
Per una corretta analisi della questione è necessario fissare un appuntamento a studio e parlarne documentazione alla mano.
Mi contatti al 3701362873 e Le spiego il da farsi,
Cordiali Saluti
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Buongiorno avvocato,
dopo due anni di cassa integrazione sono stata licenziata, senza preavviso, lo scorso giugno 2016.
Mi sono rivolta ad un patronato Cgil per il conteggio esatto del mio TFR ( perché sospettavo, a ragione, inesattezze) e sono rimasta in forse per un ‘eventuale azione legale di recupero del TfR e mensilita di mancato preavviso.
Ho sperato, invano, di poter risolvere la cosa ” bonariamente”
Adesso so, con certezza ( siamo in tre) che il mio ex datore di lavoro non ha intenzione di liquidarci e inoltre versa in una brutta situazione economica ( tralasciamo i numerosi beni non intestati)per quanto riguarda l azienda: una srl.
Cosa mi consiglia di fare? Vorrei accedere al fondo garanzia INPS per TFR e mensilita’. Da quello che ho letto devo comunque seguire un iter preciso. Quali sono i tempi?
La ringrazio anticipatamente in attesa di un cortese riscontro.
La ringrazio anticipatamente per un suo cretese riscontro
Buonasera a Lei,
Le consiglio di rivolgersi ad un legale ed attivare subito la procedura di recupero crediti, un anno di attesa penso sia più che sufficiente per comprendere le reali intenzioni del Suo ex datore di lavoro.
Tenga conto che la procedura di recupero delle spettanze lavorative non corrisposte prevede dei passaggi obbligati di durata variabile a seconda della rapidità e dell’orientamento giurisprudenziale del Foro competente, del contegno processuale assunto dalla controparte, dell’efficienza dell’INPS presso cui sarà assegnata la pratica di liquidazione del TFR e delle ultime 3 mensilità erogate dal Fondo di garanzia.
Trattandosi di una SRL, salvo casi eccezionali, sarà necessario presentare anche un ricorso di fallimento prima di poter accedere al Fondo di Garanzia.
Si rivolga quanto prima ad un Avvocato esperto in diritto del lavoro.
Non esiti a contattarci qualora abbia bisogno di ulteriori delucidazioni o a fissare un appuntamento a Studio per chiarire la Sua posizione,
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Buonasera,
Il mio caso è diverso e la contatto per cercare di capire meglio, o proceduto contro la mia azienda in quanto non versava il denaro su un fondo pensionistico e di previdenza per chimici. Il giudice comunque ha riconosciuto che il debito era effettivo pero nei 40 giorni nella quale si permette all’ azienda di controbattere la stessa ha fatto opposiIone in quanto a loro detta non ero io che dovevo procedere nei loro confronti ma bensi il fondo pensionistico stesso. È stata fissata un udienza, cosa ne pensa di questa situazione?
Salve,
molto semplicemente l’azienda si è opposta, nel termine di 40 giorni previsto dalla legge, al decreto ingiuntivo emanato dal Giudice del Lavoro, instaurando così nuovo Giudizio di merito a “cognizione piena”.
In poche parole, ci sarà una causa vera e propria volta ad accertare la fondatezza o meno delle Sue pretese.
Attualmente non ha altra via che attendere l’esito del Giudizio.
All’esito valuterà il da farsi. Non è detto nemmeno che per Lei sarà necessario adire il Fondo di Garanzia Inps, l’azienda potrebbe anche pagare quanto dovutoLe anche in corso di causa o subito dopo la sentenza di condanna.
Non esiti a contattarci qualora abbia bisogno di ulteriori delucidazioni,
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Buongiorno le vorrei chiedere un parere: Mi sono licenziato da un anno e otto mesi e non ho ancora percepito il TFR in più ho saputo che la ditta in qui lavoravo prima ha chiuso Adesso mi dicono che non lo posso percepire più il TFR si come l’ex datore di lavoro e nulla tenente e INPS dice che ho aspettato tanto grazie
Salve,
per valutare al meglio la Sua richiesta, bisognerebbe analizzare la documentazione.
Ad ogni buon conto, posso dirLe che se si è attivato entro i termini di prescrizione, ovvero 5 anni per il TFR ed 1 anno per le ultime tre mensilità, ha diritto ad accedere al Fondo di Garanzia Inps.
Le consiglio, comunque, di consultarsi di persona con un legale esperto in diritto del lavoro per scongiurare il rischio di perdere quanto Le spetta.
Non esiti a contattarci qualora abbia bisogno di ulteriori delucidazioni o a fissare un appuntamento a Studio per chiarire la Sua posizione,
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Buonasera
Sono stata licenziata per perdite oggettive dell’azienda il 31 luglio 2017 dopo 3 anni presso un’azienda come impiegata 4 livello contratto terziario confcommercio.
Il datore di lavoro dopo 40 giorni mi ha versato una cifra di soli 1000 euro a fronte di circa 4000 spettanti,senza propormi alcuna rateizzazione.
Come posso intervenire per tutelarmi visto che il credito tfr è immediatamente esigibile?
Grazie
Salve,
Le consiglio di attivarsi quanto prima con l’invio di una raccomandata A/r di messa in mora al fine di sollecitare il pagamento.
E’ suo diritto percepire le somme per intero, sono già decorsi i termini di legge.
Le consiglio di rivolgersi al Suo Avvocato di fiducia per avviare la vertenza di lavoro.
Qualora abbia bisogno di ulteriori delucidazioni non esiti a contattarci telefonicamente o fissando un appuntamento in sede,
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’AmbrosioCaf Portici – Servizi di Patronato
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Gentilissimo Avvocato buonasera,
l’azienda presso cui lavoravo è andata in concordato preventivo di continuità. L’azienda è attualmente funzionante e solvibile. E’ stato pubblicato Il decreto di omologazione senza opposizione, che prevede l’integrale pagamento dei creditori privilegiati entro un anno dall’omologazione. Io NON vorrei passare attraverso l’INPS.
C’è qualcosa che posso fare per “intimare” all’azienda di pagare entro i 12 mesi dall’omologa? Nel caso in cui l’azienda non pagasse entro i 12 mesi, come devo comportarmi, sempre senza passare attraverso l’INPS? Posso fargli causa?
Salve,
se il Suo TFR è stato ammesso per intero tra i crediti privilegiati del concordato preventivo, non può far altro che attendere l’esito della procedura.
Nel caso in cui l’azienda non rispetti tempi e modi di pagamento previsti dal concordato preventivo, potrà valutare le azioni legali da intraprendere per il recupero del Suo TFR e delle eventuali retribuzioni arretrate.
Qualora abbia bisogno di ulteriori delucidazioni non esiti a contattarci,
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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IL 30 luglio 2016mi sono licenziata perche l’azienda dove lavoravo era in crisi economiche.Ancora oggi non so niente del TFR una mensilità,ferie non godute.Cosa devo fare?
Salve,
Le consiglio di adire quanto prima le vie legali per recuperare le spettanze di fine rapporto non corrisposte.
Un anno e due mesi sono già tanti, aspettando oltre corre il rischio di perdere in tutto o in parte gli emolumenti retributivi maturati.
Tenga conto che, nel caso in cui il Suo ex datore di lavoro non dovesse pagarLe per intero gli importi dovuti, l’Inps Le corrisponderebbe il TFR nel termine di prescrizione di 5 anni e le eventuali ultime 3 mensilità nel termine di prescrizione di 1 anno.
Nel Suo caso, per l’ultima mensilità dovuta e non corrisposta sarebbe già fuori termine.
Le consiglio di rivolgersi celermente al Suo Avvocato di fiducia per avviare una vertenza di lavoro.
Qualora abbia bisogno di ulteriori delucidazioni non esiti a contattarci anche telefonicamente per fissare un appuntamento in sede,
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Salve vorrei un informazione ho fatto domanda di fondo di garanzia e Tfr all’Inps torre del greco a LUGLIO 2017 dopo che ho vinto la causa cn il datore di lavoro e la società è stata cancellata ad oggi sul sito risulta ancora in elaborazione ma i 60 giorni sono passati cosa posso fare per avere i soldi grazie in anticipo
Salve a Lei,
tenga conto che mediamente l’INPS di Napoli-Vomero, competente alla gestione materiale della pratica nel Suo caso, elabora le richieste di intervento del Fondo di Garanzia per il pagamento del TFR e delle utlime tre mensilità in circa sei mesi.
Il termine di 60 giorni, purtroppo, non viene quasi mai rispettato.
Non c’è modo di accelerare la pratica, se non con qualche sollecito.
Piuttosto, verifichi che la pratica sia stata gestita correttamente e che l’Inps abbia tutta la documentazione necessaria per approvare la Sua richiesta, così da non rischiare “sorprese” all’esito dell’istruttoria.
Qualora abbia bisogno di ulteriori delucidazioni non esiti a contattarci anche telefonicamente per fissare un appuntamento in sede,
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’AmbrosioCaf Portici – Servizi di Patronato
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Salve Avvocato,Le chiedo gentilmente un consiglio.
Nel caso di sentenza di Lavoro che riconosca il credito del lavoratore per differenze retributive, come va compilato il modello Sr52? Mi spiego meglio: il lavoratore ha di fatto percepito tutte le mensilità, ma non integralmente. Ha dunque instaurato giudizio per il riconoscimento, da cui è scaturita detta sentenza. Pertanto, come indicare tale credito con specifico riferimento ai soli ultimi tre mesi, se la sentenza di Lavoro indica una somma complessivamente calcolata per l’intero periodo lavorato superiore ai tre mesi finali? La ringrazio in anticipo per la risposta che vorrà gentilmente fornirmi.
Salve,
in tal caso, l’importo residuo relativo alle ultime tre mensilità va calcolato per differenza sulla base dei conteggi allegati al ricorso introduttivo del giudizio conclusosi o di eventuali CTU contabili svolte nel corso del giudizio stesso e poste dal Giudice del Lavoro alla base della Sentenza.
Trattasi delle c.d. “Differenze Retributive” maturate in corso di rapporto di lavoro.
Di solito, la Sentenza non indica le singole voci, ma rimanda a conteggi o CTU presenti agli atti del giudizio per la precisa determinazione degli emolumenti riconosciuti al lavoratore.
Se necessita di ulteriori chiarimenti, non esiti a contattarci.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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salve per cambio appalto l’azienda ci ha licenziato il 01/08/2017 accedendo al fondo di tesoreria inps per la liquidazione del tfr la domanda è stata fatta il 04/10/2017 ad oggi alcuni sono stati pagati altri no da che dipende? cosa possiamo fare per recuperare questi soldi? ho fatto diversi solleciti ma mi dicono che è in elaborazione, possiamo accedere a dei ricorsi per recuperare gli interessi sul ritardo del pagamento?
Buongiorno
sono stato dipendente di un’azienda con contratto a tempo determinato con assunzione dicembre 2014 e fine contratto dicembre 2015. l’azienda non mi ha corrisposto 6 buste paga e tfr. mi sono affidato ad un avvocato il quale ha tentato di concordare dei pagamenti ma purtroppo dopo diversi tentativi l’azienda è stata dichiarata fallita nel 2017.
La mia domanda è questa posso accedere al fondo di garanzia che prevede sia il tfr che le ultime 3 mensilità? se no vorrei sapere quali sono le motivazioni?
grazie
Buonasera a Lei,
certo può accedere al Fondo di Garanzia INPS per riscuotere il TFR maturato e le ultime tre mensilità retributive.
Le basterà insinuarsi al passivo fallimentare quale creditore privilegiato e successivamente presentare domanda al Fondo INPS allegando la documentazione fornitaLe dal curatore fallimentare.
Se necessita di ulteriori chiarimenti, non esiti a contattarci.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Buona sera
Ho fatto causa al mio datore di lavoro che per un anno non mi ha pagato ho fatto causa e ho vinto tutti i gradi di giudizio in 7 anni , ad oggi l’azienda a chiuso e a chiuso la partita iva.
Essendo che era una s.r.l. Non ho possibilità ti rifarmi al fondo INPS per avere tfr e almeno 2o 3 mensilità
Grazie
Buonasera a Lei,
da quel che leggo, Lei ha tutto il diritto di attivarsi per il recupero del TFR e delle ultime tre mensilità, presentando domanda al Fondo di Garanzia Inps.
Le basterà presentare domanda allegando i titoli esecutivi in Suo possesso (sentenza o eventuali decreto ingiuntivo esecutivo) e la ulteriore documentazione di routine richiesta dall’INPS.
Le consiglio di attivarsi nel più breve tempo possibile, non oltre 12 mesi dalla pubblicazione della Sentenza emanata in Suo favore.
Se necessita di ulteriori chiarimenti, non esiti a contattarci.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Buongiorno, sono stato licenziato a febbraio del 2014, la ditta ha chiuso. Mi fù promesso, con documento, che avrei avuto il t.f.r. in 60 rate a scadenza mensile, a partire da febbraio 2014, ebbene ad oggi ho avuto solo 13 rate. Ho deciso di denunciare la situazione prima della prescrizione dei 5 anni. Come consiglia di muovermi. Grazie
Salve,
Le consiglio di attivarsi quanto prima con una raccomandata a/r di messa in mora interruttiva della prescrizione e successivamente di depositare un ricorso per decreto ingiuntivo dando rapidamente seguito alla procedura di recupero del TFR maturato e non riscosso.
Si rivolga subito ad un legale di Sua fiducia, non faccia trascorrere altro tempo, altrimenti rischia seriamente di veder compromesso il Suo diritto di credito.
Se necessita di ulteriori chiarimenti, non esiti a contattarci per fissare un appuntamento in Studio e valutare la Sua posizione,
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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buona sera come deve comportarsi il lavoratore dopo che l azienda ha inoltrato la domanda di pagamento per insolvenza all inps deve accertasi di persona che sia effettivamente fatta o va tutto in automatico in più il lavoratore deve comunicare nulla all inps
grazie
Avvocato buon giorno più di 4 mesi che ho vinto la causa,ma a quanto dice il mio avvocato che per accedere al fondo deve fare gli accertamenti ,ma quanto tempo ci vuole?4 mesi mi sembrano tanti per fare degli accertamenti
Salve,
qualora Lei sia già in possesso di un titolo esecutivo (sentenza o decreto ingiuntivo non opposto), deve necessariamente porre in essere una serie di atti ulteriore al fine di poter proficuamente presentare domanda di intervento al Fondo di Garanzia INPS per il recupero del TFR e delle ultime tre mensilità retributive.
L’INPS, infatti, interviene soltanto in caso di comprovata insolvenza del Suo ex datore di lavoro.
Risulta, pertanto, necessario compiere ulteriori attività prima di poter presentare la domanda al Fondo di Garanzia, quali ad esempio notifica atto di precetto e titolo esecutivo, pignoramento negativo ed eventuale ricorso per la dichiarazione di fallimento.
Non conoscendo le attività da svolgere per il Suo caso, ne’ tanto meno il Tribunale competente, non sono in grado di dirLe con precisione la tempistica per la definizione della pratica.
Ad ogni buon conto, sicuramente 4 mesi non sono sufficienti!
Le consiglio di confrontarsi con il Suo Avvocato di Fiducia e concordare con lui la strada da seguire.
Cordiali Saluti
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Salve avvocato Buona sera. Il 31 dicembre 2018 il mio datore di lavoro ha messo in liquidazione la vecchia azienda e mi ha riassunto in una nuova azienda. Mi ha pagato anche l’iltima Mensilità ma non il TFR dicendomi che lo avrebbe fatto con calma. Oggi ho ricevuto il CUD e nella sezione dedicata compare anche l’erogazione del TFR e il versamento dell’acconto IRPEF ad esso associato. Cosa posso fare visto che non ho ricevuto nessuna somma relativa al TFR?
Salve,
per il recupero del TFR dalla Sua ex azienda, deve attivarsi entro e non oltre il termine di 5 anni dalla cessazione del rapporto di lavoro.
Il termine di prescrizione per il recupero del TFR è, infatti, quinquennale e decorre dalla data di fine rapporto.
Le consiglio, ad ogni modo, monitorare costantemente la situazione della Sua ex azienda, poiché, decorso un anno di tempo dall’eventuale cancellazione della stessa dal registro imprese, potrebbe risultare più complicata la procedura di recupero del TFR.
Non esiti a contattarci qualora necessiti di ulteriori delucidazioni.
Cordiali Saluti
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Buongiorno
ho cessato il mio rapporto di lavoro con il mio ex datore il 31/12/2015 senza ancora ricevere il tfr. Premetto che siamo rimasti in buoni rapporti e, per questo, mi ha assicurato tramite comunicazione scritta, che appena riesce a pagarlo provvederà ed entro i 5 anni di prescrizione. Nel corso del 2017 mi ha pagato un acconto.
Questo pagamento viene considerato come interruzione della prescrizione? we se dovesse pagarmi acconti su acconti, può farlo? non c’è un modo per tutelarmi?
Grazie
Salve,
per interrompere validamente il termine di prescrizione quinquennale deve inviare un raccomandata a/r di messa in mora al Suo ex datore di lavoro.
La comunicazione ricevuta vale soltanto come un dichiarazione di “buone intenzioni” da parte dell’azienda, ma non interrompe il termine di prescrizione.
Il pagamento ricevuto va considerato semplicemente come un acconto e detratto dall’importo complessivo da erogare in Suo favore a titolo di TFR maturato.
Cordiali Saluti
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Salve non ho percepito né TFR ne ultime tre mensilità dall’ azienda dove mi sono licenziato per giusta causa a luglio 2015 tramite avvocato abbiamo fatto un decreto ingiuntivo pignoramento non andato a buon fine e l’ avvocato mi dice che non si può fare più niente per riavere i soldi.. in tribunale non si è presentato né il soggetto interessato né il suo avvocato e dice che se non si presentano non possiamo fare niente.. tutto questo è possibile??
Salve,
per quanto riguarda il recupero del TFR e delle ultime tre mensilità, dopo essersi attivati con un’infruttuosa procedura monitoria (decreto ingiuntivo) di recupero del credito, è necessario procedere con tutta una serie di adempimenti ulteriori prima di poter presentare la domanda al Fondo di Garanzia INPS.
La procedura da seguire cambia a seconda dei casi.
Ad ogni buon conto, alla fine della procedura, è sempre possibile rivolgere proficuamente la domanda al Fondo di Garanzia INPS per il recupero del TFR e delle ultime tre mensilità retributive maturate in corso di rapporto di lavoro e non corrisposte.
Non è assolutamente corretto ciò che Le è stato riferito.
La invito, pertanto, a chiarire meglio la Sua posizione con il collega che La segue o, qualora questi non sia più il Suo legale di fiducia, a rivolgersi ad altro Avvocato specializzato in Diritto del Lavoro e Fallimentare con la massima urgenza, anche al fine di interrompere il decorso dei termini di prescrizione.
Non esiti a contattarci qualora abbia bisogno di ulteriori delucidazioni anche previo appuntamento in sede.
Cordiali Saluti
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Buonasera, vorrei sapere se si possono rivolgere al fondo di garanzia INPS anche i dipendenti di ditte con meno di 50 dipendenti. Anche a loro viene riconosciuto il TFR non versato dal datore di lavoro?
Salve,
in caso di insolvenza del datore di lavoro, il TFR può essere richiesto al Fondo di Garanzia INPS anche per i lavoratori di aziende con meno di 50 dipendenti.
Diversamente, quando l’azienda ha più di 50 dipendenti, di regola, il TFR va richiesto al c.d. Fondo di Tesoreria INPS.
Trattasi di un Fondo costituito presso la tesoreria INSP, sul quale le grandi aziende sono tenute periodicamente a versare le quote di TFR accantonate in favore di ciascun lavoratore.
Ad ogni modo, sia in un caso che nell’altro, il lavoratore è sempre garantito dall’INPS per il recupero del suo TFR.
Cambiano soltanto la procedura amministrativa da seguire ed il canale telematico per la presentazione della domanda.
Cordiali Saluti
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Salve,
Le volevo gentilmente chiederle, l’INPS una volta valutata positivamente pratica di accesso al fondo di garanzia, sia per le ultime tre mensilità che il TFR, eroga le spettanze in una unica soluzione oppure rateizza l’importo in più mensilità. Grazie Anticipato. Cordialità
Salve,
di regola l’INPS, una volta vagliata positivamente la domanda di accesso al Fondo di Garanza per il pagamento del TFR e delle ultime tre mensilità, adotta due diversi atti amministrativi:
1) un provvedimento di accoglimento per l’erogazione del TFR;
2) un provvedimento di accoglimento per l’erogazione dei C.L. ovvero crediti da lavoro inerenti le ultime tre mensilità.
In ciascuno dei due provvedimenti, è indicata una data a partire dalla quale è possibile ottenere il bonifico bancariodelle somme spettanti.
L’erogazione del pagamento relativo a ciascuno dei due provvedimenti TFR e Crediti da lavoro avviene quasi sempre in unica soluzione, previo accredito su CC Bancario indicato nella domanda amministrativa presentata.
Cordiali Saluti
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Buonasera avvocato la mia situazione è molto strana la mia ditta è fallita il 20 luglio 2017 il mio ex avvocato ha fatto tutti gli step per recuperare i soldi ma poi sono venuto a conoscenza che non si è insiedato al passivo e ora non posso avere il tfr.le chiedo se posso fare domanda all’INPS per richiedere il tfr o devo dire addio a 15 anni di lavoro per un avvocato incompetente…grazie
Salve,
prima di tutto, bisognerebbe valutare con urgenza la possibilità di insinuarsi tardivamente allo stato passivo fallimentare o fare opposizione allo stato passivo eventualmente approvato dal Tribunale.
Sicuramente potrebbero esserci degli escamotage per recuperare in extremis la Sua posizione e, conseguentemente, il Suo credito, quindi non demorda senza prima aver provato in tutti i modi a “salvare” il Suo TFR.
Il Fondo di Garanzia INPS interviene soltanto nel caso in cui il lavoratore dimostri di aver tentato tutte le vie legali per il recupero del TFR.
Ragion per cui, non è possibile presentare una proficua domanda di intervento del Fondo di Garanzia INPS per il pagamento del TFR e delle ultime tre mensilità lavorative senza prima aver seguito con precisione e scrupolo la procedura di legge.
Le consiglio di rivolgersi con estrema urgenza ad un Avvocato specializzato in Diritto del Lavoro e Fallimentare al fine di vagliare le concrete possibilità di recuperare la Sua posizione.
Restiamo a Sua disposizione per ulteriori chiarimenti, non esiti a ricontattarci anche per fissare un appuntamento in Studio.
Cordiali Saluti
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Assistenza Legale Civile, Penale, Lavoro e Previdenza
Salve avvocato, io sono stato licenziato il 12 ottobre 2017 e riassunto con un’altra ditta fortunatamente due mesi dopo.
Il mio ex datore di lavoro, che ha presentato istanza di fallimento, mi dice di aspettare l’accettazione di quest’ultima per poi avviare una pratica per il recupero del TFR tramite INPS. Posso fidarmi? Dice il vero? Quanto tempo ho per recuperare i soldi? La ringrazio
Salve,
il termine di prescrizione per il recupero del TFR è di 5 anni e decorre dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, ragion per cui, Lei è sicuramente in tempo per attivare una proficua azione di recupero del credito.
Ad ogni modo, per capire quale percorso intraprendere, avrei bisogno di conoscere con precisione la procedura concorsuale cui è sottoposto il Suo ex datore di lavoro.
Le azioni da intraprendere, infatti, cambiano radicalmente a seconda dei numerosi casi che possono presentarsi a seguito dell’insolvenza del datore di lavoro.
La invito, pertanto, a rivolgersi con urgenza ad un Avvocato specializzato in diritto del lavoro e diritto fallimentare al fine di salvaguardare al meglio la Sua posizione.
Qualora necessiti ulteriori chiarimenti, non esiti a ricontattarci ed a fissare un appuntamento presso il nostro Studio Legale
Cordiali Saluti
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
Caf Portici – Servizi di Patronato
Assistenza Legale Civile, Penale, Lavoro e Previdenza
Buonasera, ho lavorato per tanti anni in un’azienda, ma il mio rapporto lavorativo si è interrotto con quest’ultima molti anni fa e non mi hanno mai dato il tfr… Posso ancora recuperarlo in qualche modo ? Posso chiedere gentilmente una risposta via mail ? Non so se riuscirò a ritrovare questa pagina visto che ci sono capitata per caso.
Grazie mille
Salve,
il termine di prescrizione per il recupero del TFR è di 5 anni e decorre dalla cessazione del rapporto di lavoro.
Ragion per cui, se dalla data di cessazione del rapporto di lavoro sono trascorsi oltre 5 anni senza che Lei abbia interrotto il termine di prescrizione, il credito è irrimediabilmente prescritto.
In caso contrario, La invito ad attivarsi immediatamente quanto meno con l’invio di una raccomandata a/r di messa in mora interruttiva del termine prescrizionale.
Non esiti a contattarci per ulteriori chiarimenti o a fissare un appuntamento in sede per chiarire meglio la Sua posizione e le reali possibilità di recupero del credito vantato.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Buongiorno signor avvocato io ho una problema…mio marito lavora ad una ditta da 12 anni quando a fatto il contratto il suo TFR era rimasto in ditta ..adesso la ditta vuole fallire e viene una altra ditta con una proposta ché vuole salvare la ditta di mio marito e prende anche 3 operai ma senza prenderli con i TFR…allora i questo caso chi paga il TFR
che il suo capo dice che non a soldi per pagarli …cosa si può fare?grazie mille
Salve,
da quel che mi pare di capire dalla Sua domanda, le ipotesi che si prospettano sono due:
1) La nuova azienda subentra ed assorbendo i contratti dei “vecchi” lavoratori, facendosi carico del TFR maturato;
2) La nuova azienda subentra e riassume, con un nuovo contratto, i lavoratori licenziati dall’azienda cedente.
Nel primo caso, l’azienda subentrante si farebbe carico dei TFR maturati dai lavoratori ceduti.
Il rapporto di lavoro, infatti, continuerebbe senza soluzione di continuità dalla vecchia azienda alla nuova.
Nel secondo caso, invece, i lavoratori verrebbero prima licenziati dalla vecchia azienda e poi riassunti con la nuova azienda.
In tal caso, l’azienda subentrante non si farebbe carico dei TFR maturati dai lavoratori.
La richiesta di pagamento dovrebbe essere inoltrata prima alla vecchia azienda e poi, in caso di insolvenza, al Fondo di Garanzia TFR istituito presso l’INPS.
Ad ogni modo, La invito a fissare un appuntamento in sede per chiarire meglio la posizione di Suo marito e definire la strada migliore da intraprendere per il recupero del credito da lavoro maturato.
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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Salve, cosa posso fare se il mio ex datore di lavoro, dopo aver accordato un tfr e firmato una conciliazione, ha mancato già la prima ” rata” pattuita?
Salve,
per poter fornire una risposta esaustiva alla Sua domanda, avrei bisogno di visionare il verbale di conciliazione sottoscritto tra Lei ed il Suo ex datore di lavoro.
Ad ogni modo, posso certamente confermarLe che, non avendo il Suo datore di lavoro ottemperato quanto stabilito nel verbale di conciliazione, ha la possibilità di attivarsi sin d’ora per trasformare l’accordo transattivo in un vero e proprio titolo esecutivo e procedere alla successiva notifica di atto di precetto e pignoramento anche su somme depositare presso conti correnti appartenenti all’azienda, il tutto ovviamente con l’ausilio del Suo Avvocato di Fiducia.
Tenga conto che seguendo questa procedura, può provare a recuperare l’intero credito oggetto di transazione, ivi comprese le eventuali differenze retributive maturate per lavoro straordinario, indennità di mancato preavviso, indennità di ferie non godute, tredicesima e quattordicesima mensilità, permessi R.O.L., T.F.R. ecc.
In seconda battuta, qualora la procedura esecutiva suindicata non produca gli effetti sperati, può sempre utilizzare il “paracadute” del Fondo di Garanzia INPS per il recupero del T.F.R. e delle ultime tre mensilità lavorate, presentando domanda online nelle forme e nei modi ampiamente descritti nel nostro articolo.
La invito a fissare un appuntamento presso il nostro Studio al fine di valutare la strada più rapida e sicura per il recupero del Suo credito, non esiti a ricontattarci per ulteriori chiarimenti.
Cordiali Saluti
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
Caf Portici – Servizi di Patronato
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Buonasera Avvocato,
Trovo molto interessante questo sito ma mi permetto di disturbare per aiutare un amico non avendo letto di casi simili
Il mio amico ha lavorato presso una azienda fono a marzo 2013, il datore di lavoro non aveva possibilità di liquidare il tfr ed è stato fatto uno scritto che si impegnava a liquidare quanto dovuto appena possibile
Purtroppo sono trascorsi 5 anni e il mio amico non ha ricevuto nulla
Può rivalersi ed ottenere quanto gli spetta oppure non è più possibile?
Ringrazio anticipatamente
Salve,
come ampiamente spiegato nell’articolo, il termine di prescrizione per richiedere il TFR è di 5 anni e decorre dalla data di cessazione del rapporto di lavoro.
Detto termine quinquennale può essere validamente interrotto dall’invio di un atto di messa in mora o dalla sottoscrizione di un accordo in sede sindacale, giudiziale o aziendale che ridefinisca termini e modalità di versamento del TFR residuo.
Nel Suo caso, essendo certamente decorso il termine di 5 anni dalla cessazione del rapporto di lavoro, per accertarsi che il credito non sia realmente prescritto, bisognerebbe verificare il contenuto dell’accordo raggiunto tra lavoratore ed azienda.
Tale accordo, infatti, potrebbe aver interrotto validamente il decorso del termine di prescrizione.
Ritengo sia necessario verificare con urgenza la Sua posizione prendendo visione di tutta la documentazione contabile in Suo possesso e dell’accordo sottoscritto tra le parti.
Non esiti a contattarci per ulteriori chiarimenti o per fissare un appuntamento in sede,
Cordiali Saluti,
Avv. Ferdinando D’Ambrosio
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